Alfredo di Lucrezia

Pubblicato il 28 Settembre 202030 Ottobre 2020 di Le Nuvole Scienza

Fin da piccolo mostra una passione sfegatata per tutti gli animali ed i processi biologici e naturali.

Nel tempo coltiva queste attitudini conseguendo due lauree in biologia ed approfondendo gli studi nel campo della zoologia, ed in particolare, nell’etologia.

Riesce quindi a comprendere molto bene i linguaggi di diverse specie animali, ciò gli permette di poter comunicare in maniera adeguata ed esaustiva con i cuccioli di homo sapiens.

Le Nuvole Scienza

Le Nuvole Scienza si interessa di metodologie per la formazione dei comunicatori della scienza e dell’interazione teatro-scienza nel rapporto scienza-società, nell’ambito del progetto CO_scienze. Progetta e realizza eventi di comunicazione della scienza, mostre, attività di disseminazione scientifica Dal 1996 impegnati con le attività di comunicazione della scienza nel Science Centre "Città della Scienza" di Napoli, dal 2020 all'Orto Botanico di Padova e nei principali “luoghi di scienza” italiani ed europei. Ma, soprattutto, Le Nuvole considera l’accesso alla conoscenza e alla cultura come un inderogabile diritto di cittadinanza. Le Nuvole Scienza fa parte del gruppo Le Nuvole - Teatro, Arte e Scienza attivo dal 1985

Le Nuvole Scienza10 hours ago

#NobelPrizeforchemistry2023: i QUANTUM DOTS... spiegati dai comunicatori della scienza de le Nuvole 👇

La spettacolare Coppa di Licurgo, manufatto di epoca romana che presenta un colore diverso in base alla provenienza delle luce; le colorate e suggestive vetrate della Cattedrale di Chartres; l’impressionante nitidezza dei televisori QLED e la ricerca tumorale: strutture dai più disparati usi, e prodotte in epoche diverse, ma accomunate da una tecnologia che è valsa a Moungi G. Bawendi, Louis E. Brus e Alexei I. Ekimov il #premionobelperlachimica2023, i QUANTUM DOTS.

Accompagnato da un piccolo giallo, l’assegnazione del #PremioNobel della #Chimica vede protagonisti i tre scienziati che, agli inizi degli anni 80, hanno reso possibile l'inimmaginabile teorizzato da Richard Feynman nel suo celebre discorso del 1959 presso il California Institute of Tecnology.

Nella sua conferenza Feynman ipotizzava, in modo avveniristico per l’epoca, la possibilità di agire sulla materia a livello atomico realizzando dispositivi che operassero su questa scala. Inizia così la nascita delle #nanotecnologie, tecnologie con dimensioni del miliardesimo di metro. A queste scale le leggi della fisica che regolano la nostra vita quotidiana non valgono più e cedono il passo alla meccanica quantistica.

Il comportamento della materia diventa controintuitivo eppure allo stesso tempo prevedibile.

Lo stesso materiale, con la stessa composizione chimica, ma a dimensioni diverse si comporta in modo diverso: i materiali ridotti in dimensioni nanometriche assumono particolari proprietà chimico fisiche che non compaiono a livello di dimensioni superiori.

Un "quantum dot" è un cristallo di pochi atomi con una struttura particolare composta da un nucleo di materiale semiconduttore rivestito da un guscio di un altro materiale semiconduttore. Una conseguenza di tale struttura è che la luce emessa da questa piccola particella dipende dalle dimensioni: le particelle più grandi emettono nel rosso, quelle con dimensioni più piccole nel verde e nel blu, fino ad arrivare all'ultravioletto.

#Bawendi, #Brus e #Ekimov hanno dato importanti contributi allo studio dei 'quantum dots'. Brus ed Ekimov ne hanno previsto l’esistenza e descritto le proprietà, mentre Bawendi ha perfezionato i metodi per realizzarli.

Una tecnologia giovane che affonda il suo impiego nella storia passata, ma che preannuncia interessanti e sorprendenti applicazioni per il futuro.

#NobelPrize #Chemistry #lenuvolescienza Nobel Prize Ministero dell'Università e della Ricerca Società Chimica Italiana

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