La Didattica a Distanza
/0 Commenti/in Tutti in redazione/da manuela urciuoliIn questi ultimi due anni abbiamo dovuto sperimentare un nuovo modo di fare scuola cioè la didattica a distanza altrimenti detta Dad. All’inizio l’abbiamo sperimentata tutti insieme durante il lockdown nel 2020 poi dallo scorso anno è capitato che soltanto alcune classi o alcuni bambini sono andati in Dad. Anche adesso che stiamo scrivendo questo articolo alcuni dei nostri compagni sono in Dad, perché sono in quarantena da Covid, mentre gli altri fanno lezione in presenza a scuola. Quest’anno anche l’intero progetto “Tutti in redazione” si è svolto on-line con noi bambini, la maestra Enza e le esperte collegati tutti da casa.
Nel pensare alla Dad abbiamo trovato alcuni lati positivi e altri lati negativi. Ve li condividiamo:
PRO – riuscire a stare comunque tutti insieme e soprattutto senza mascherina sulla faccia; – visionare più facilmente contenuti digitali o virtuali; – utilizzare la chat per dire quello che si pensa senza dovere aspettare il proprio turno per parlare; – scegliere uno stile personale nel vestirsi senza la divisa della scuola; – risparmiare tempo soprattutto la mattina presto quando si può dormire di più prima di iniziare la lezione, restando al calduccio e per un numero di ore di lezione inferiore!
CONTRO: – trascorrere molto tempo davanti allo schermo del computer o anche a quello molto piccolo del cellulare; – avere difficoltà a capire bene quello che si dice e chi lo dice a causa soprattutto della cattiva connessione internet; – sovrapporsi spesso nei discorsi; – non poter copiare dal compagno.
Anche se con la DAD abbiamo tutto quello che ci occorre a nostra disposizione, resta sempre quella strana sensazione di essere da soli in mezzo a tante persone.
E voi? Qual è stata la vostra esperienza con la DAD o lo smart working?
Intervista alla maestra Enza ideatrice della mostra di Carnevale
/0 Commenti/in Tutti in redazione/da manuela urciuoliVenerdì 25 febbraio 2022 al Plesso Svevo dell’I.C. Rodari Annecchino è stata allestita una mostra dedicata al Carnevale. Scopriamo di più nell’intervista alla maestra Enza.
di Iole De Simone, Claudio Janer Crema, Emanuele Iaccarino
Quanto sono durati la preparazione della mostra e poi il suo allestimento?
“Abbiamo realizzato tutto su cartoncino che abbiamo esposto solo per una giornata, onde evitare che il maltempo li rovinasse. La preparazione è durata un paio di settimane, ossia una decina di giorni lavorativi fra realizzare maschere e allestire il pannello espositivo in legno. Questo è rimasto fuori solo un giorno, venerdì, poi all’uscita ciascuno ha ripreso la propria maschera e l’ha portata a casa“.
Come ti è venuta questa idea maestra Enza?
“Io a scuola svolgo una funzione che si definisce “strumentale”, cioè strumentale all’insegnamento e in collaborazione con la dirigenza. Quest’anno organizzo degli eventi con enti esterni, come per esempio l’open day a Natale“.
E come avete gestito la mostra con le norme anticovid?
“Nonostante il Covid, per Carnevale, sono riuscita nell’organizzazione di questa mostra solo perché nel Plesso Svevo abbiamo un numero ridotto di alunni, quindi meno genitori che avrebbero dovuto assistere, con un bel cortile ampio dove avremmo potuto fare vedere la mostra portando i bambini in maniera scaglionata. I genitori poi non sono stati fatti venire a scuola in altro momento diverso dal ritiro alunni, per cui non è stata necessaria alcuna autorizzazione speciale, ma con l’esposizione dei manufatti nell’atrio ci siamo limitati ad intrattenere i genitori nell’attesa dell’uscita dei loro figli da scuola“.
Cosa ti è piaciuto di più dei nostri lavori?
“Avete fatto tutti un buon lavoro, voi di 5a un po’ più importante, più laborioso perché siete più grandi. Ho chiesto di ricercare delle immagini del carnevale di Viareggio come ispirazione per cui abbiamo realizzato anche un bel cartellone con le fotografie dei carri allegorici, ma anche i bambini di 1a hanno contribuito con un bel Pinocchio in pixel Art senza dimenticare il cartellone che riuniva i disegni dei travestimenti che avevano scelto per il Carnevale“.
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