SI GIRA!
Via Coroglio
104, 80124 Napoli
Italia
dal 12 al 14 febbraio
venerdì 12, ore 21 | sabato 13 e domenica 14, anticipato alle ore 17
SI GIRA!
dai Quaderni di Serafino Gubbio, operatore di Luigi Pirandello
drammaturgia e regia di Stefano Massini produzione Arca Azzurra Teatro
Teatro Galilei 104 | Città della Scienza – via Coroglio 104 – Napoli
con Città della Scienza domenica 14 #inAMORE – San Valentino 2016
in collaborazione con brasserie Almaflegrea
dopo lo spettacolo: sabato, partita e birra – domenica, cena di San Valentino -su prenotazione- e Moonfower live.
intero 10€ – ridotto under 25 e studenti 5€
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Quanta verità in questo romanzo meno noto del futuro premio Nobel. Quanta sorpresa nell’indagare queste pagine come un lucidissimo prologo del nostro tempo attuale. E quanto coraggio nella stessa penna dell’autore dei “Giganti dei montagna”, anche qui smaliziato nell’allungare lo sguardo su un futuro allora solo immaginabile, ed oggi puntualmente rivelatosi reale.
C’è qualcosa di emozionante nel riaprire oggi, a distanza di un secolo esatto, le pagine di questo diario così strano, metaforico e illuminante, tutto incentrato sulla metamorfosi di un essere umano in un’algida macchina da riprese. Bombardati come siamo da valanghe di scatti e autoscatti, intasati dal flusso dilagante di milioni di video su YouTube, è impossibile non essere toccati dalla testimonianza candida dell’operatore Serafino Gubbio, piccola pedina ingurgitata dal vortice promettente di un’industria cinematografica ai primi albori: è davanti ai suoi occhi attoniti che prende forma, di fatto, l’impasto originario della futura “età delle immagini”, in cui sarà impossibile distinguere fra ciò che è reale e ciò che è icona.
Tutto ambientato fra le stravaganze felliniane di un set alle prime armi, fra dive alla Almodovar e squarci da Ernst Lubitsch, il romanzo di Pirandello indaga sornione e inquieto fra le pieghe di un novecento tutto ancora da costruire, ma già fiero in culla del suo essere il secolo della cineproiezione.
È come se si scaldassero i motori, e solo noi sappiamo a posteriori l’esito della folle corsa. Per cui non ci resta che assistere stupiti alla turbata vicenda umana di un Charlie Chaplin nostrano, destinato a perdere l’identità di uomo per divenire occhio, obiettivo e diaframma di una gigantesca cinepresa. Serafino Gubbio: forse la prima vittima sull’altare della cine-follia.
Stefano Massini
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